Vittorio Sgarbi commenta il monito di Sergio Mattarella a Elon Musk, ecco le sue recentissime dichiarazioni: da che parte si è schierato.
Vittorio Sgarbi ha appoggiato la posizione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha recentemente risposto alle dichiarazioni di Elon Musk in merito alla politica migratoria italiana. Ecco le recenti dichiarazioni del critico d’arte.
Vittorio Sgarbi appoggia Mattarella: cosa ha detto su Elon Musk
In un’intervista rilasciata ad Affaritaliani.it, Sgarbi ha dichiarato: “Il presidente Sergio Mattarella ha detto giustamente a Elon Musk di non occuparsi di ciò che non gli riguarda. Mattarella difende la posizione e l’autonomia del nostro Paese”.
L’uscita di Musk, che aveva criticato i giudici italiani per il blocco dei trasferimenti di migranti verso l’Albania, è stata motivo di sdegno per il presidente Mattarella, che ha rimarcato l’indipendenza della politica italiana rispetto a influenze esterne.
Secondo Sgarbi, “La posizione dei giudici sui migranti può essere criticabile o meno, ma il governo italiano non ha bisogno di stampelle americane”.
Le parole di Sergio Mattarella su Musk
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha risposto duramente al recente commento di Elon Musk su Twitter, in cui il magnate aveva attaccato i magistrati italiani per la sospensione della detenzione di sette migranti provenienti dall’Egitto e dal Bangladesh, ospitati nel centro albanese di Gjader.
Il tweet di Musk – “Questi giudici devono andare via” – ha suscitato polemiche e acceso il dibattito politico in Italia.
Mattarella ha ribadito con fermezza la sovranità e l’indipendenza del Paese: “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che ‘sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione’”.
Il Capo dello Stato ha poi ricordato che chiunque, in particolare coloro che stanno per assumere ruoli di responsabilità in un “Paese amico e alleato”, deve rispettare la sovranità italiana e astenersi dall’imporsi con “prescrizioni” sulle sue politiche interne.